lunedì 5 settembre 2016

World Series Team Roping: European Qualifier

Dopo oltre un anno di assenza da questo blog (e un po' anche dal roping) torno in sella e torno a scrivere!
Anche se la logica imporrebbe, dopo un fermo di parecchi mesi, di cominciare con degli allenamenti graduali, per poi passare a delle "garette", il cuore segue sempre la sua strada, e quindi il mio ritorno al roping ha coinciso con una delle gare più importanti dell'anno: la WSTR 2016.
Questa competizione ha visto coinvolti i roper più forti di tutta europa: c'erano nutrite delegazioni da Francia, Belgio, Repubblica Ceca e Germania, e probabilmente ne sto dimenticando qualcuno.

La formula delle gare da qualche tempo è cambiata: non si fanno più 2 go e uno short round, ma è un 4 steer progressive.
Questo significa che si gareggia su 4 vitelli, ma non appena si sbaglia si è fuori.
Questo impone un consistenza elevata nella performance: ad esempio nella #8 di domenica, su 140 team schierati alal partenza, circa 40 sono arrivati al secondo go, 13 al terzo e solo 5 al 4 vitello!
Le gare sono più rapide, e il fattore "fortuna" incide molto meno.
Altre bella novità è stata la suddivisione in categorie, dalla #11 alla #8.
Ogni tesserato ETRC è infatti, da sempre, identificato da un numero che ne indica la bravura (più è alto il numero, più è bravo il roper).
La somma della classifica dei due componenti del team determina la categoria in cui si può partecipare. Ad esempio un #4 e un #5 (somma #9) non possono partecipare nella categoria #8

Aver suddiviso la competizione per categorie ha permesso a tutti di confrontarsi con team del proprio livello, rendendo così più stimolante e interessante la gara, sia per i partecipanti che per il pubblico.
Il montepremi, come sempre, è stato ricchissimo, e il "High Money Winner" si è anche aggiudicato una sella, oltre alle varie buckles e targhe.

Non voglio tediarvi oltre con questi dettagli tecnici, e passo quindi a raccontarvi quello che mi piace sempre di più di queste gare: l'atmosfera che si respira!
E' bello vedere radunati insieme roper che provengono da così lontano. E' un'occasione per stringere nuove amicizie e rafforzarne di vecchie.
Al contrario di quanto accade in altre situazioni, l'atmosfera è sempre molto rilassata: chiaramente la competizione c'è, e si sente, però non ho sentito una sola contestazione, nessuna critica, tutti si sono divertiti ed hanno passato 3 giorni spensierati con gente che condivide questa passione.

A onor del vero, c'è da dire che l'organizzazione della gara non permette grandi contestazioni: tutto quel che si può automatizzare è automatizzato (ad esempio le barriere con la fotocellula) e sia il giudice che gli operatori alle chute e ai cronometri sono di insindacabile esperienza. Ma come ben sa chiunque abbia partecipato a gare di un certo livello, questo da solo non ha mai impedito a nessuno di contestare e "fare cagnara".
Il vero garante della serenità di questi eventi sono le persone che partecipano: tutte persone serie, che amano profondamente questa disciplina, e che ne hanno compreso a fondo lo spirito.

Vi aggiungo una foto, scattata dalla bravissima fotografa professionista Nicole Trogolo

Altre, le trovate sulla mia pagina facebook: Ranch Roping










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