Arriva l'autunno.
Con il freddo, i boschi si colorano dei caldi toni del giallo e del rosso.
Gli zoccoli del cavallo poggiano sicuri sul terreno umido
che via via si ricopre di un soffice manto di foglie.
Il lento incedere dei cavalieri tra gli alberi ha un che di magico, quasi religioso.
Si prova un reverenziale rispetto di fronte al bosco autunnale:
si ha paura di disturbare, entrandovi,
quasi si sentisse la natura che sta per addormentarsi nel lungo riposo invernale
Il vento trasporta silenzioso odori che evocano sensazioni familiari, ma la tempo stesso sempre nuove
e la luce che fa capolino tra le fronde illumina a tratti il sentiero,
quasi a voler ricordare il calore dell'estate appena trascorsa.
Tuttavia, per chi sa cogliere le sue parole, l'aria già mormora della neve che verrà.
La pioggia, improvvisa, rompe ad un tratto il silenzio.
Le gocce scivolano sulla tesa del cappello, i cavalli procedono tranquilli
mentre noi ci stringiamo nelle giacche, pensando al calore del camino che ci attende al ritorno.
sabato 2 ottobre 2010
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