lunedì 6 dicembre 2010

Coffee Trophy Ice 2010




Questo week end si è svolta la prima edizione del Coffee Trophy Ice, un piccolo evento di Ranch Roping, collegato ad un Clinic di Jason Buckingham.
La giornata di Sabato ha visto radunarsi, presso lo Jacopo Ranch di Piossasco, il clinician ed i cavalieri provenienti da diverse regioni d'Italia.
La mattinata è stata dedicata all'horsemanship, lavorando da terra due cavalli "problematici" per illustrare le tecniche di focusing e per portare il cavallo al grado di attenzione desiderato.
Abbiamo approfondito la tecnica della cessione del posteriore e Jason ci ha corretto alcuni errori.
Il pomeriggio poi è stato dedicato al roping, curando soprattutto l'herd work (lavoro in mandria).
Mandria difficile, anche perchè senza corna, e questo se non ci è abituati è un po' "destabilizzante" e ti costringe a prendere misure diverse!
La sera cena tutti insieme, riuniti tutti allo stesso tavolo con Jason; questi sono i momenti in cui tempestiamo il nostro clinician di domande, ognuno portando i suoi personali problemi e le sue curiosità, e ci abbeveriamo alla lunga esperienza di Buckingham come puledri assetati!
Una delle cose che apprezzo di più, in questi clinic, è proprio la possibilità di avere una interazione diretta, non mediata, con Jason. Il suo italiano infatti, pur non essendo perfetto, rende superfluo l'intervento di un traduttore, e la sua disponibilità è sempre massima!
Non l'ho mai visto tirarsi indietro di fronte ad una domanda, e chiunque dei partecipanti può, in qualsiasi momento, rivolgersi a lui per un chiarimento e per un approfondimento.
Dopo cena ci siamo cimentati in una scherzosa competizione di Toy Roping, vale a dire il roping sulla Cowboy Toy. una piccola dummy giocattolo da appoggiare sul tavolo.
Poi un po' di festa in Sacra Birra tutti insieme, e infine a dormire, pronti per l'intensa giornata di domani.
La Domenica ci svegliamo all'alba, e i primi raggi del sole ci trovano già pronti al ranch, i cavalli sellati, il caffè fumante nelle tazze, da veri cowboys (della domenica)!
Un po' di riscaldamento, poi cominciamo con la gara: il primo Coffee Trophy Ice. Si tratta di un evento a invito, e prende il nome dal premio in palio: una fornitura di caffè per un anno!
Si sorteggiano i team, e ci prepariamo per i 2 go della gara. L'atmosfera è allegra e disinvolta, la fiaschetta di cordiale che gira aiuta a scaldarci in questa giornata freddissima. Siamo tutti pronti per la gara!
Il sorteggio mi ha favorito: sono in team con una ragazza che ha da sempre dato del filo da torcere a noi uomini! Almeno questa volta non dovrò gareggiare contro di lei! Inoltre, visto che nelle gare è molto più brava del fidanzato (iscritto alla gara anche lui), abbiamo un'ipoteca in più sulla vittoria!
Scelgo le parole giuste per motivarla: so che così darà il meglio di se!
I cavalli scalpitano, impazienti di lanciarsi dietro a questi vitelli velocissimi anche se pesanti, e i cavalieri già pregustano l'aroma del caffè che vinceranno: non capita infatti tutti i giorni un premio così!
Incominciamo, e tutto procede via liscio come sempre! Tutti i team incitano la coppia in gara al momento, pronti ad esultare per una bella presa.
Le squadre si succedono una dopo l'altra, tutto procede in sicurezza, senza incidenti. Sono soddisfatto soprattutto per la fluidità del lavoro: i risultati di tanto allenamento iniziano a vedersi!
Alla fine, stanchi ma soddisfatti, ci apprestiamo a dissellare. E' giunto il momento degli "arrivederci", momento sempre un po' triste perché vede allontanarsi Amici, alcuni di vecchia data, altri appena conosciuti, ma tutti comunque inseriti nel gruppo!
Ci consola il fatto che ci rivedremo presto, per qualche nuova avventura a cavallo o magari per festeggiare insieme il Natale!
p.s. siete curiosi di sapere chi ha vinto? Non ve lo dirò! Alla fine questa è stata una gara ad invito, fatta per divertirci e non certo per amore di agonismo. Quindi non ci interessa avere una Hall of Fame: ognuno di noi è "champion" nel suo cuore, se lo sente dentro se ha fatto un buon lavoro, nelle gambe stanche, nelle braccia doloranti, nelle mani contratte dal freddo, e non ha bisogno di coccarde o di titoli per sentirsi gratificato!
E' chiaro poi che i primi classificati, visto il largo stacco che hanno inflitto ai secondi, saranno universalmente riconosciuti come più bravi e si godranno il loro meritato caffè raccontando ai nipoti, negli anni a venire, di questa fantastica gara....! Ma questo lo sapremo solo noi! ;)

ciao, a presto!

2 commenti:

  1. è stato davvero un gran bel weekend!
    Io direi addirittura tra i più belli in assoluto!
    Bello ed interessante proprio in tutto, dalla compagnia, agli argomenti trattati, dall'ottimo lavoro svolto sia in sella che a terra, al momento di far festa tutti assieme...
    Un clinic contornato da una compagnia a dir poco stupenda ed ineguagliabile, ricca di amicizia e spirito di squadra, ma anche con tanta voglia di apprendere nuove nozioni e
    non smettere mai di imparare.
    Bye Byeeeee

    ^_^

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  2. ciao Ugo leggo sempre volentieri le tue chiare e realistiche cronache, mi spiace non essere stato del guppo, l'allegria, l'amicizia, il rispetto, la professionalità e la serenità che regnano in questi eventi che voi organizzate è veramente raro in questo mondo avariato da personaggi invidiosi e arroganti.
    A parte questo ti volevo raccontare quello che mi è successo in questa settimana freddissima.
    mi chiama il mio caro amico Ciak che vive a hill cat ad un ora di sella da little castle, ha un piccolo pascolo sulla collina, la neve e il ghiaccio avevano abbattuto una partre di recinzione e quindi si parte in aiuto.
    quando arrivo da lui stava sellando la sua palomino una vecchio stampo h 1,43 per 600 chili, l'aria frizzante della mattina (-8) la rendeva scoppiettante, soffiava e scalpitava, io montavo lamia mula quarter horse Cristy, quando si prospettano giornate dure sui monti con lei sei al sicuro anche se a solo 6 anni, infatti come previsto è stata indispensabile, un albero era crollato su un ripido sentiero che noi affrontavamo in salita, era la fine della giornata stanchi morti tornare indietro voleva dire altre ore di sella il sole tramontava e il freddo era implacapile, avevo i tapadero che toccando la neve facevano giaccioli ad ogni passo, quindi non ci restava che spostarlo.
    avevamo lasciato gli attrezzi al recinto sud l'unica lama era del mio Buck Knives skinner, quindi ho inciso quel grosso tronco per un po poi ho deciso di provare a tirare con i nostri rope.
    la palomino tirava come un treno era davanti a me ,il sentiero era piccolo la neve era alla pancia del cavallo, la mi Cristy tirava come sa fare solo un mulo la mia vecchia old time scricchiolava ma finalmente il suono fragoroso del legno che si rompe, ora si passa. giornate come le nostre tra amici veri non anno prezzo alla prossima. jetti Jekson

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