lunedì 4 aprile 2011

Bull Doctoring

E' appena finito un nuovo, fantastico week end.
Questa volta abbiamo fatto bull doctoring. Si trattava di effettuare delle medicazioni a un gruppo di oltre 24 tori, tutti intorno ai 400 Kg.
Siamo partiti il Venerdì pomeriggio, ognuno per conto suo, diretti alla volta della Toscana, dandoci appuntamento lungo l'autostrada. Chi con il classico truck polveroso, chi (come me) con la meno romantica ma vi assicuro ugualmente polverosa macchina, ci siamo radunati al primo autogrill per proseguire insieme il viaggio fino a destinazione.
Giunti sul posto abbiamo trovato i cowboys provenienti dalla Toscana e dall'Umbria, venuti anche loro per il lavoro.
Abbiamo sistemato i cavalli nei corral, provveduto a fieno e acqua, allestito il cowcamp e finalmente la cena tutti insieme, allietata dalla buona musica country di Dave Stamey e Ian Tyson. Il cielo stellato era fantastico, e gli unici rumori erano gli sbuffi dei cavalli e ogni tanto i versi di qualche animale notturno. Il paese più vicino era a miglia di distanza!
Al mattino sveglia presto, una robusta colazione, poi si sella e ci si avvia sul luogo del doctoring, a una mezz'ora a cavallo.
la preparazione delle animelle a km0
Sul posto troviamo Phil, il cowboss, pronto con tutto il necessario. Si comincia.
Il mio cavallo inizia la giornata molto agitato, ma poi, grazie ad alcuni consigli datimi da Mike Crouch prima della partenza, si è subito calmato ed ha lavorato perfettamente.
Per chi è abituato ai vitelli, prendere al lazo un toro di 400 Kg è un'esperienza nuova. Tirano, tirano come dei maledetti! E se cerchi di contrastarli forza contro forza sei spacciato! Devi invece assecondarli, seguirli, non farli agitare, e trovare il momento buono per catturarli e immobilizzarli. A quel punto interviene la ground crew che pratica il doctoring vero e proprio e al termine libera il toro, che se ne torna trotterellando nel recinto dove lo aspettano gli altri, già medicati.
Si lavora ininterrottamente dalle 9.00 fino alle 17.00, e alla fine stremati ma contenti ce ne torniamo al cowcamp per preparare la cena. Oltre 30 tori sono stati sistemati!

 Disselliamo, foraggiamo i cavalli, e poi accendiamo il fuoco per la cena, in gran parte a "km 0"! Bistecche alla brace, salsicce e animelle (!) in padella, fagioli e altre squisitezze.
Il tutto annaffiato dal buon vino toscano e dalla ottima birra sarda!
bistecche alla brace, fagioli e salsicce
Man mano che il fuoco si cheta beviamo il nostro caffè, ci scambiamo le nostre esperienze con i cavalli e il bestiame, dove ognuno porta il suo contributo, e ci raccontiamo aneddoti sulle tante situazioni in cui negli anni ci siamo venuti a trovare. Ci ritiriamo quindi nelle tende per riposare ed affrontare le fatiche del giorno dopo.
La domenica ci svegliamo di nuovo al canto del gallo (beh.. non proprio al primo canto..). Il cowboss ci fa una sorpresa: per colazione ci ha portato le sue fantastiche uova! Ce le godiamo, dunque, e poi di nuovo al lavoro!
Si vaccina, si tagga, si raduna, insomma si fa un po' di tutto fino alle 16.00. Poi per noi è giunta l'ora di iniziare a smontare il campo, visto che il viaggio di ritorno sarà lungo.
Sistemiamo le nostre cose, carichiamo i cavalli, e viene il momento dei saluti. Come sempre è un momento un po' triste, però abbiamo la certezza di vederci presto, e di tenerci comunque in contatto. Phil e Chiara si allontanano a cavallo, mentre noi ce ne andiamo con i nostri trailer. Il viaggio sarà lungo, siamo tutti arrivato a casa molto tardi. Ma ne è valsa la pena!

2 commenti:

  1. Ugo,
    leggendo il racconto mi sembrava di essere li con voi... Davvero uno spettacolo! Mi dispiace non aver potuto far parte della crew a questo giro!!!Ma la prossima volta sicuramente non mancherò!
    A presto...
    see you soon
    ^_^
    Bye Byeee

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  2. tanta tanta invidia... attendo anche io la prox occasione...
    bravi ragazzi!

    bye

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