venerdì 6 agosto 2010

Amici, dummy e coltelli

Come chi mi conosce sa bene, la mia precisione con il rope ultimamente si fa un po' desiderare.

Purtroppo, essendo un roper del weekend e alternando il ranch roping con le passeggiate a cavallo, il tempo per allenarmi è sempre poco, ma ok così! Per migliorare ho deciso tempo fa di farmi costruire una dummy, cioè una specie di vitello di legno su cui potersi allenare tanto da terra che da cavallo.

Avevo un paio di corna di corna che mi aveva regalato il cowboss come ringraziamento per un lavoro svolto a cavallo (le corna regalate dalle fidanzate non vanno bene per fare le dummy, altrimenti sarei stato già a posto da tempo, e ci sarebbero persone che potrebbero metter su un commercio!)
Tempo fa, quindi, in occasione di un viaggio da un mio amico artigiano a LittleAsh ( a circa 4000 miglia a Est di Denver, Colorado), insieme con lui scegliemmo un tronco che potesse essere adatto. L'occhio cadde su un tronco secolare di Acacia Farnesiana (nota anche in Italia come Gaggìa) che giaceva in mezzo all'erba da chissà quanti anni, ma era ancora molto ben conservato.
Lo portammo quindi a casa e il mio Amico mi promise che presto avrebbe iniziato a lavorarci.
Ho avuto poi la fortuna di osservare le sue abili mani che lavoravano il legno con perizia, ripulendo il tronco dagli strati superiori un po' rovinati dalle intemperie, per portare alla luce il durissimo legno interno, che sfida anche le lame più affilate.
Il lavoro, portato avanti con gli strumenti tradizionali, è stato faticoso, ma il sudore conferisce un'anima agli oggetti che li rende unici e insostituibili.
E così la mia dummy prende forma, presto sarà pronta, e allora ve la farò vedere!
Inoltre sto aspettando che mi arrivino alcuni coltelli da parte del mio amico Justin, dalle bianche montagne degli States.
Sono lame sincere, affidabili, compagne fedeli del cowboy.

Colgo l'occasione per parlare del coltello: a cosa serve e come portarlo.
Un buon cowboy dovrebbe sempre portare con sé un buon coltello quando esce a cavallo o va in un ranch. Non puoi mai sapere infatti in che situazione potrai trovarti, in cui una lama sicura e affilata potrebbe essere indispensabile: tagliare un finimento che sta imprigionando un cavallo, tranciare pezzi di curdin dei balot per fare un barbozzale, assalire un salame offerto da qualcuno e aggiudicartene una fetta, pulire gli zoccoli del cavallo (meglio se in quest'ordine, non consiglio di invertire con il salame..)
Se proprio volete, potete portarvi appresso una specie di sciabola per sfrondare... ma solo se prevedete di trovare delle fronde.. ;)
In generale però una lama da pochi centimetri andrà più che bene, purché sia affilata e robusta (niente di più pericoloso di un coltello che ti si spezza tra le mani mentre ci lavori).
Inoltre il coltello dev'essere strutturato in modo da potersi aprire e chiudere con una sola mano, permettervi una presa salda e proteggervi le dita evitando che vi scivolino sul lato affilato affilato della lama. SUL lato affilato, perché se la lama ha 2 lati affilati è un pugnale, arma da guerra, e se ve lo trovano addosso vi arrestano. In compenso, un pugnale vi permetterà di tagliarvi le dita molto agevolmente se lo impiegate per fare qualsiasi tipo di lavoro!
Ho visto molti portare il loro coltello in degli artistici porta-coltello in cuoio fissati alla sella. Lo svantaggio è che, se siete a terra, diventa spesso difficile raggiungere lo strumento, magari con il cavallo che si contorce cercando disperatamente di strangolarsi con il vostro romal nuovo (hehehe, lo fanno spesso, e più è costoso il romal, tanto più il cavallo cercherà di strangolarsi). Lo stesso vale per i porta-cellulare da sella. Se cadete e il vostro cavallo scappa, il cellulare è di limitata utilità se invece che nella tasca dei vostri jeans è sulla sella del cavallo...

Ricordatevi inoltre che il coltello infilato nella tasca dei pantaloni quando andate in macchina o a ballare country non "fa cowboy" nè macho, ma semplicemente vi procurerà molte grane con la giustizia.
Se qualcuno di voi stesse pensando ad un possibile uso del coltello per difesa personale, lasciate che vi dica una cosa: se siete bravi, non vi serve il coltello. Se non siete bravi, col coltello rischiate solo di farvi più male, o se siete fortunati di finire in galera.. Quindi ok il coltello, ma solo se siete a cavallo!!

Vabbè, mi sa che sono stato abbastanza noioso per oggi, quindi vi posto una curiosità:

Vi siete mai chiesti cosa vuol dire "Punchy"?
A parte essere il nome di un cane affettuosissimo e divertentissimo, cercando sul dizionario si trova che "punchy" vuol dire "incisivo", non nel senso di dente ma nel senso di efficace, diretto, preciso.

Ad esempio nella frase "to use short punchy sentences" che significa "usare frasi corte ed incisive" (da English Collins Dictionary).

E fin qui, nulla di nuovo direte voi... Ma..... usato in modo gergale, "punchy" è un aggettivo che si riferisce a una persona mentalmente un po' confusa per aver  incassato dei pugni in testa. Potrebbe render bene in italiano come "suonato".
Viene usato ad esempio nel film Pulp Fiction, ma poi tradotto in modo lontano dall'originale, quando Vincent insulta Butch (che è un pugile):



Lingua Originale:
- You heard me just fine punchy.
Doppiaggio Italiano: 
- Mi hai sentito benissimo palle mosce.

Ora vi saluto e vado a dormire, domani mi aspetta l'ultimo giorno di lavoro, e poi ferie!!!!!




3 commenti:

  1. Caro Ugo, ci sono persone che hanno le mani d'oro...ridanno vita e valore a cose abbandona te, dimenticate, scartate da tutti ... le trasformano, le rendono uniche, particolari e bellissime...ora la tua dummy potrà godersi la sua nuova vita..trattala bene!!

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  2. simpatici commenti Ugo, non noiosi di certo!! interessanti anzi!! buone ferie. penso verrò una domenica di queste a pranzo allo Jacopo. Bye. Barbara Santoni

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  3. bella Dummy! sembra quella che ha fatto Jason e che aveva sempre con sè ai clinic....

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