lunedì 21 giugno 2010

Branding 2010

Finalmente l'evento a lungo atteso si è realizzato! Il Branding 2010!
Ci siamo ritrovati in una splendida località della Toscana per questo annuale appuntamento, in cui si lavora con la mandria per applicare le targhette alle orecchie, medicare i capi malati, e tutto quanto serve per la gestione di una mandria tenuta libera al pascolo, in Toscana come in America.
In mattinata ci siamo avvicinati ai pascoli delle vacche, a sella. L'atmosfera era insieme festosa ma un po' tesa: il lavoro era nuovo per tutti noi, ma Jason ci ha preparati proprio per questo!
Dopo una mezz'ora ecco che si arriva alle dolci colline sulle quali il bestiame pascola libero. E' giunto il momento di incominciare. Innanzitutto bisogna radunare la mandria. Quattro di noi risalgono il pendio per incominciare il round up. Non è un'operazione difficile, anche se ogni tanto bisogna recuperare qualche "disperso".


Alla fine comunque tutta la mandria è pronta nel recinto in cui si lavorerà.
Sono 120 capi adulti più circa 40 vitelli. Non avevo mai avuto a che fare con un numero così alto di vacche.
Jason fa un piccolo briefing con ognuno di noi, per spiegare il lavoro. E' il momento, inizia la parte difficile ma anche divertente!






Si lavora tutto il giorno; lavoro vero, non il solito gioco a cui normalmente siamo abituati. Le istruzioni del cow boss Phil (proprietario e responsabile della mandria) sono chiare, e la supervisione di Jason Buckingham attentissima.
Alla fine della giornata siamo stanchi ma contenti. Il lavoro è stato fatto, abbiamo ropato anche dei "pesi massimi" di circa 500 kg, e le etichette alle orecchie e tutto il resto del lavoro da fare per la giornata è stato portato a termine.
Resta il tempo per ammirare ancora un po' il panorama, e poi esausti ma felici rientriamo alla base.


Finalmente si dissella e ci si prepara per la cena (ottima!!).
La serata trascorre poi tra risate, commenti sulla giornata, e allenamenti sulle dummies per affinare la tecnica, con un Jason disponibilissimo (come sempre) a rifinire i tiri del buon vecchio  Lefty e di "Speed" Zocchi fino alle 2 di notte!!!



L'indomani purtroppo la pioggia fa la sua comparsa, battente ed insistente, e noi ci comportiamo da veri cowboy: aspettiamo che il tempo migliori e poi, quando ci rendiamo conto che le condizioni del terreno non permetterebbero di lavorare in sicurezza per il bestiame, per i cavalli e per noi, dopo un breve briefing con il cow boss e con Jason decidiamo di rimandare il resto del lavoro ad una giornata migliore.
E' stata un'esperienze fantastica, e c'è stato molto di più rispetto a quello che posso riassumervi in poche, povere parole su un blog. Ma certe cose per apprezzarle bisogna viverle, e mai nessun racconto potrà rendere appieno l'idea dell'atmosfera da noi respirata in questi giorni!
A presto!

4 commenti:

  1. Bravo! mi è piaciuto!
    bye Ricky

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  2. A leggere sembrerebbe una bella cosa! Ma ho sentito dire che avete dovuto pagare per fare questo "lavoro"! Non e un controsenso? Se era un lavoro vero, vi dovevano pagare, mica dovevate pagare voi per farlo!!!

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  3. Ciao Francesca,
    in realtà non c'è nessun controsenso. Noi non siamo cowboy professionisti, ne mai abbiamo preteso di esserlo. Abbiamo ognuno la propria professione, e questo per noi è uno splendido hobby.
    Stiamo imparando a fare una cosa che ci piace, non abbiamo nulla da insegnare a nessuno, ma tanto da apprendere. Pertanto, per poter vivere questa esperienza, ci siamo appoggiati ad un professionista: Jason Buckingham. Questi ha organizzato il tutto, ed in pratica ci ha tenuto un clinic di Ranch Roping in un ambiente reale, con del vero lavoro da svolgere. Chiaramente per far questo lo abbiamo pagato, oltre a pagare i pasti che ci ha preparato personalmente il proprietario della tenuta (che per inciso è uno chef di fama internazionale). Il nostro lavoro era un lavoro necessario, lo abbiamo fatto bene, ed è stato ricompensato con qualcosa di ben più importante dei soldi: vale a dire il rispetto e la stima che crediamo di esserci guadagnati! Resta comunque il fatto che oltre al lavoro in se, abbiamo approfittato dell'occasione per fare un vero e proprio clinic. E comunque ritengo che siano ben pochi in Italia che possano, senza rimorsi di coscienza, farsi pagare per fare un lavoro da "ranch": e credo che questi pochi siano personaggi come Jason, che è figlio di cowboy e per tutta la vita lo ha fatto di professione!
    In ogni caso, per tornare al vil denaro, abbiamo pagato € 225,00 a testa, per 5 pasti di livello eccelso (vino compreso) e 2 giorni di Clinic. Non mi sembra un cattivo affare! E le cose che abbiamo imparato e sperimentato.. non hanno prezzo!
    Sperando di aver fugato ogni tuo dubbio,
    cordialmente.
    Ugo

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  4. ...certe cose per apprezzarle bisogna viverle, e mai nessun racconto potrà rendere appieno l'idea dell'atmosfera da noi respirata in questi giorni...Hai proprio ragione... La pressima volta sarò dei vostri... e quell'atmosfera la respirerò anch'io.. penso che questa sia stata per voi un'esperienza indimenticabile..il coronamento di tanti allenamenti e fatiche..vivere un sogno.. spero di essere pronta quando verrà quel momento!
    Mara

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